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“Fiscalità e opportunità in Europa non UE: La Bosnia-Erzegovina,” quel piccolo grande sconosciuto

Il territorio della Bosnia-Erzegovina comprende una superficie di circa 51.197 Km2 , confinante per gran parte con la Croazia, Montenegro e Serbia. L’Italia è uno dei principali partner commerciali e geograficamente è vicino.

Oggi la Bosnia-Erzegovina è una Repubblica di tipo federale, divisa in tre parti: due entità federali, la Federazione di Bosnia-Erzegovina e la Repubblica Srpska, e il distretto autonomo di Brčko.

Si attende una crescita del PIL reale del 3.00% nel 2016, che dovrebbe essere supportata anche da un aumento della domanda di importazioni dalla zona euro e dai paesi limitrofi nei Balcani.

La valuta bosniaca è ancorata all’Euro con un rapporto di cambio fisso (1 € = 1,955 KM).

Il Paese offre interessanti opportunità di investimento: la tassazione agevolata, la preparazione della mano d’opera a disposizione, gli incentivi per i non residenti, oltre alla posizione strategica in CentroEuropa ed ai minori costi produttivi sono dei punti di forza che andrebbero valutati in un eventuale investimento produttivo/strategico.

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